Savills. Demografia e ruolo delle università: i driver di cambiamento nel Real Estate del futuro, secondo “Impacts 2023”

In questo report, Savills affronta una serie di questioni rilevanti per il settore immobiliare a livello globale. Cambiamenti demografici, invecchiamento della popolazione e il ruolo delle università come driver per lo sviluppo urbano sono solo alcuni degli argomenti trattati. 

I cambiamenti demografici stanno trasformando il settore immobiliare in tutta Europa. Le famiglie hanno meno figli e sempre più tardi, con un tasso di natalità più basso e una crescita del 30% delle famiglie monopersonali. In combinazione con l’aumento del costo della vita, l’età media per l’acquisto della prima casa è salita da 31 anni nel 2013 a 34 oggi, aumentando ulteriormente la domanda di prodotti in affitto. Inoltre, la cosiddetta “Generazione Z” preferisce soluzioni flessibili, vivere in città ed è pronta a spostarsi più volte durante la carriera.  

Dall’altra parte, la popolazione più anziana è in aumento e si prevede che rappresenterà il 30% della popolazione nei prossimi 25 anni. Questo gruppo demografico di over 50 anni è diversificato, possiede sia ricchezza accumulata che un senso di scopo, e cerca spazi verdi, assistenza sanitaria, e molti dei suoi membri esprimono ancora un desiderio di comunità.  

Un altro fattore determinante per lo sviluppo urbano è il ruolo delle università all’interno del contesto socioeconomico. Il numero di studenti iscritti all’istruzione superiore in tutto il mondo è aumentato del 136% rispetto all’inizio del millennio, per un totale di 236 milioni di studenti. La crescita è destinata a continuare, con l’UNESCO che prevede un raggiungimento di 594 milioni entro il 2040.  

Le migliori università del mondo attirano talenti, e sono attrattive per le imprese che necessitano gradi di specializzazione sempre più avanzati. Esiste un legame tra il posizionamento delle università e il valore del settore immobiliare di una città. Le principali città con università classificate tra le prime 200 al mondo mostrano, infatti, valori immobiliari più elevati.