Assoimmobiliare: senza modifiche al decreto Semplificazione, la rigenerazione urbana si blocca
La Presidente di Confindustria Assoimmobiliare Silvia Rovere è intervenuta sulle pagine de Il Sole 24 Ore commentando il decreto legge Semplificazione attualmente all’esame del Senato, evidenziando le criticità presenti nell’articolo 10 che, in materia di demolizioni e ricostruzioni nell’ambito di interventi di rigenerazione urbana, pone vincoli stringenti nelle “zone omogenee A”. Tale criterio non si presta assolutamente per una applicazione su scala nazionale finendo con l’includere in moltissimi casi edifici senza particolari pregi architettonici.
“Il decreto legge Semplificazioni” ha dichiarato la Presidente ” introduce numerosi miglioramenti alla normativa attuale in materia di rigenerazione urbana, vi è però una criticità molto rilevante che va assolutamente corretta e che riguarda gli interventi di rigenerazione che prevedono la demolizione e la ricostruzione di edifici. Il decreto stabilisce che, quando gli edifici ricadono nelle zone omogenee A, non possano essere apportate modifiche a sagoma, prospetti, sedime, caratteristiche planivolumetriche e tipologiche, o aumenti di volumetria. L’edificio che viene ricostruito dovrebbe essere in tutto e per tutto identico a quello demolito. Questo limite non varrebbe solo per i centri storici ma per ampie porzioni di territorio. Si tratta di un criterio non idoneo a una applicazione su scala nazionale perché, se in un piccolo comune la zona omogenea A coincide solitamente con la città storica indiscutibilmente degna di tutela, nelle città più grandi questa zonizzazione può comprendere aree urbane con un patrimonio in cui la parte meritevole di conservazione integrale è in realtà esigua”.
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